BANJO FEEDER PRESTON - CONSIGLI PER L'USO
   16, Apr, 2020     FEEDER    Comments 0
BANJO FEEDER PRESTON - CONSIGLI PER L'USO

BANJO FEEDER - CONSIGLI PER L'UTILIZZO

Nel mondo delle competizioni in impianti commerciali l’evoluzione delle tecniche di pesca è sempre più rapida, perché nuove forme di presentazione dell’esca portano i pesci ad abbassare la loro diffidenza abboccando con più decisione.

Nel circuito del feeder le competizioni che si svolgono in questi ambienti sono regolate da norme che ammettono l’uso del method feeder e dei suoi derivati.

Ad un primo esame questa tecnica può sembrare semplice ed elementare, ed in parte questo è vero se si pesca in solitaria, ma le cose cambiano notevolmente durante una competizione e l’uso del method diventa estremamente tecnico.

Questo ha portato gli agonisti Inglesi a studiare sistemi sempre più indirizzati al miglioramento della presentazione dell’esca nelle varie situazioni, in modo da superare le difficoltà che si presentano regolarmente quando un impianto è sottoposto a pressione di pesca.

Tra le varie novità provenienti dal mondo del Match Fishing Inglese è approdato nel nostro paese un nuovo pasturatore chiamato Banjo feeder.

Andy Findlay, consulente e mente pensante del marchio Preston Innovations, ne è l’inventore.

Andy definisce questa nuova presentazione “deadly method” e in effetti analizzando il tipo di lavoro che svolge questo pasturatore non gli si può dare torto.

Il Banjo Feeder prende il nome dal famoso strumento musicale per via della somiglianza strutturale e basa la sua efficacia sulla capacità di contenere esca e pastura in un’area ristretta e sulla velocità d’azione. Infatti, grazie alla sua particolare struttura rende disponibile l’esca ad essere presa pochi secondi dopo l’arrivo sul fondo.

COME SI CARICA

Il caricamento è molto semplice e può avvenire sia con il semplice palmo della mano che con l’ausilio del mould, in base alla quantità di pastura o pellet che vogliamo impiegare.

Si posiziona l’esca al centro del feeder e si ricopre con uno strato di pellet, si comprime con il palmo della mano e successivamente si aggiungono altre pellet. Ora è sufficiente comprimere energicamente la parte superiore e il gioco è fatto.

Nel caso si utilizzi il mould, le operazioni di caricamento possono avvenire come per i flat method, inglobando l’esca o posizionandola sulla parte esterna a seconda del tipo di azione che vogliamo ottenere.

COME SI USA

Una volta caricato, avvolgete il filo col mulinello fino a portare il banjo circa all’altezza del primo anello. Con un’azione fluida caratterizzata da un movimento continuo senza rallentamenti o stop, proiettatelo in avanti e poi con un movimento pendolare iniziate l’azione di lancio facendo arrivare il banjo alle vostre spalle per poi, una volta sentita la trazione sulla vetta, proiettarlo in avanti chiudendo il lancio col rilascio del filo a ore 10:00. A questo punto, quando il pasturatore ha raggiunto la distanza voluta, fermate la sua corsa a canna in posizione ore 12:00 e accompagnatelo per l’appoggio portando la canna a ore 10:00. Il rumore di un giusto ingresso in acqua è il classico PLOP.

Abbassate la canna e accompagnate la discesa, quando il feeder ha raggiunto il fondo affondate il filo e appoggiate la canna lasciando il vettino scarico.

Un consiglio importante è di non muovere il pasturatore una volta che questo si è appoggiato sul fondo, quindi “Don’t move the feeder”! Questo è molto importante anche nella pesca a Method. Se tutto è stato eseguito correttamente in poco tempo avremo la partenza della vetta, NON FERRATE! Il pesce è già allamato e sarà sufficiente sollevare la canna e prendere contatto con il nostro avversario.

BOX TECNICO

COME E QUANDO MODIFICARLO

Come detto in precedenza il banjo ha una forma che ricorda l’omonimo strumento musicale, con una parte arrotondata atta a contenere innesco e attrazione ed uno stelo che ha la funzione stabilizzatrice durante il lancio. Quando si utilizza il Banjo a corta distanza la lunghezza di questo stelo può essere ridotta per aumentare la mimetizzazione e facilitare le operazioni di caricamento veloce senza stampino. Ricordate che ogni particolare superfluo attorno al nostro inganno può mettere in allarme i nostri avversari aumentandone inevitabilmente la loro diffidenza.

COME GESTIRE I PESCI

Un corretto trattamento dei pesci assicura a loro una lunga vita e soprattutto non gli causa danni o stress. Le regole sono poche e semplici:

  • utilizzate nasse e teste del guadino adeguate, quelle prodotte in materiale gommato o molto
  • morbido a maglie sottili sono le migliori;
  • usate sempre ami senza ardiglione e di misura massima n°10;
  • non inserite mai più di 25kg di pescato per nassa;
  • maneggiate il pesce il meno possibile e inseritelo nella nassa con l’aiuto del guadino.
  • utilizzate pellet e pasture di qualità.

    

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